In questi giorni, su Facebook, ho letto un post di un utente che si è posto come obiettivo “100 Paesi” e ha chiesto ad altri viaggiatori appassionati a quale numero fossero arrivati. Spulciando tra i commenti mi sono accorta che di viaggiatori accaniti ce ne sono tanti, ma una domanda mi sono posta: quando si può dire di aver visto un Paese? O meglio, si parla di essere stato in un paese o di averlo visitato davvero?
Con questa domanda in testa ho ripensato ai miei viaggi e ho iniziato a fare un conteggio, che si è bloccato fin da subito. Potrò dire di essere stata in Inghilterra se ho passato solo qualche giorno a Londra? Sì, i piedi in Inghilterra ce li ho messi, ma ho visitato il Paese? Posso cancellarlo dai posti da visitare e conteggiarlo come un paese in più che mi avvicini all’obiettivo? Mmm, non lo so!
Facciamo un altro esempio: la Francia! Sono stata a Parigi ben 4 volte (sì, perchè “Parigi è sempre una buona idea“!) e nel 2012 ho fatto un on the road in Provenza ed Alta Savoia. Beh, la Francia l’ho vista direte voi! Sì ho visto luoghi fantastici, ho fatto bellissime esperienze e ho ricordi indelebili, ma no, non sono ancora soddisfatta! Come posso dire di aver visto la Francia senza essere mai andata in Normandia, senza aver assistito allo spettacolo delle maree a Mont Saint Michele o aver viaggiato nel tempo tra i Castelli della Loira? Ed ecco che neanche la Francia rientra nel mio conteggio. E potrei andare avanti per quasi tutti i miei viaggi!
Mi fermo qui? No, ci tengo a fare un altro esempio: l’Italia, il nostro bel paese. Sapete che “solo” in Italia ci sono ben 51 siti Patrimonio dell’Unesco? Vivo in Italia, divisa tra Emilia e Calabria, amo entrambe le regioni ma non smetto mai di cercare luoghi da visitare, che vanno dai siti storico-archeologici, alle città d’arte fino al patrimonio naturale. Per non parlare di tutte le altre regioni, inserite addirittura nelle 100 cose da fare prima di morire. Quindi l’Italia la inserisco nel conteggio o no?
Inutile dire che alla fine ho deciso di contare in maniera diversa: non i Paesi ma i VIAGGI, non la quantità ma la QUALITA’! A volte basta fare un giro appena fuori la propria porta di casa (ad esempio nella propria città) per scoprire luoghi magnifici, per conoscere persone e tradizioni, per fare esperienze che ti fanno crescere. Basta questo per aumentare il conteggio dei viaggi, quelli che ti cambiano non in numero di chilometri percorsi ma di esperienze di vita fatte!
Adesso la parola a voi, viaggiatori! Qual è il vostro metro di conteggio? Contate i paesi in cui avete posto i piedi e poi pronti per un altro paese da inserire nella lista o ci tenete a visitare ogni Paese in lungo e in largo?
Sono assolutamente d’accordo con te! Per esempio una persona che è stata qualche giorno a New York City può dire di aver visto gli Stati Uniti? Tecnicamente sì, ma io non me la sentirei di “depennare” il paese dalla lista, come dici tu. Dunque per quanto mi riguarda conta decisamente la qualità!
Buona giornata, Silvia.
Eh già! Certo il viaggio a New York potrebbe essere di qualità, ma in quel caso si conteggia il viaggio in sé piuttosto che gli Stati.
Io depenno i paesi (così come le singole regioni italiane) soltanto quando ho davvero visto tutto quello che mi interessava…quindi quelli “completati” sono davvero pochi! 🙂
È esattamente quello che faccio anch’io e in effetti anche nel mio caso sono davvero pochi ma la cosa non mi dispiace.
Ciao Roberta, anche io la vedo come te! E poi mettici pure che mi piace tornare anche in luoghi già visti…praticamente non depennerò mai niente dalla mia lista…ma in fondo chi se ne importa è bello anche così! A me poi quelli che mettono bandierine in giro per il globo facendo corse colossali danno l’ansia!!! Valentina
Anch’io in alcuni luoghi so già che vorrei tornarci… in Sudafrica per esempio. Sono pochi (molto pochi) i paesi per i quali mi sento soddisfatta, non ci tornerei e credo di aver visto tutto… Ora che ci penso solo un paio!