Meiboom: una festa nell’agosto di Bruxelles

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Se come me amate andare alla ricerca di feste ed eventi quando siete in un posto e se siete a Bruxelles in agosto questo è il post che fa per voi. L’anno scorso, nei primi 10 giorni di agosto eravamo a Bruxelles e abbiamo assistito a questa bellissima festa folkloristica: il Meiboom!

Il Meiboom si svolge ogni anno il 9 agosto a Bruxelles, in ricordo della vittoria della città su Loviano, del 1213. Il termine Meiboom vuol dire “albero della gioia” ed è proprio un albero che, in quel giorno, viene portato in processione per le vie di Bruxelles, per poi essere piantato.

L’albero proviene dalla foresta di Sonian e viene trasportato in città e poi in processione da coloro che vengono definiti “portatori coraggiosi” (Buumdroegers). Partono da Rue de Marais, attraversano la città, vanno verso la Grand Place, fino ad arrivare a Rue de Sablon, dove devono piantare l’albero, entro le 17.

Meiboom - Bruxelles

Le compagnie che partecipano alla sfilata sono vestiti in abiti del folklore belga e rappresentano il quartiere in cui si svolge la festa. Dopo la “piantagione del Maiboom”, la festa continua con canti popolari, i suoni della Fanfare Meiboom (la banda del quartiere), banchetti per mangiare e litri e litri di birra.

Meiboom - strani incontri

Il clima è tipico di una festa di paese, mi sembrava quasi di essere ad una delle tante feste popolari tipiche dei paesi calabresi, inutile dire che ero totalmente a mio agio. E per aumentare questa sensazione ecco spuntare i Giganti! Cosa sono? Alti fantocci di cartapesta, tipici del folklore calabrese e non solo. Mi è sembrato quasi strano vederli lì, tra le vie della città più europa che ci sia, eppure c’erano ed erano anche tanti, 8 per la precisione. Come per i Giganti calabresi, che sono di solito due, anche quelli belgi vengono portati in spalla e danzano al ritmo dei canti popolari. Niente tamburi ma comunque ritmi della tradizione. Ognuno di essi ha un nome e la propria figura, oltre ai colori con i quali è vestito, rappresenta qualcosa: c’è il sindaco che rappresenta l’attaccamento alla città, c’è una donna vestita di rosso che rappresenta la città di Bruxelles alla fine della Seconda Guerra Mondiale, c’è il nonno. Vederli sfilare è stata una bella sorpresa, mi ha riportato alla mente bei ricordi della mia amata Calabria.

Giganti - Bruxelles

Inutile dire, che tra quei costumi, quella gente e tutta quella birra, io e Marco ci siamo sentiti a nostro agio. Amiamo le feste popolari, soprattutto scoprire quelle di altri luoghi e li andiamo a ricercare… fortuna vuole che non è la prima volta che ci capita di partecipare, quindi avremo modo di raccontarvi di altri eventi in cui ci siamo trovati durante i nostri viaggi!

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