In questi giorni a Radio Capital ho sentito di questo studio (l’ennesimo direte voi) che parla dei ricordi di viaggio. Il Professor Lutz Jäncke, dottore in scienze naturali con una cattedra di neuropsicologia all’istituto di psicologia dell’Università di Zurigo, ha infatti scoperto che i ricordi dei viaggi che facciamo restano con noi per tutta la nostra vita e influenzano la nostra vita.
Ma perché i ricordi dei viaggi sono così importanti? Il professore Jäncke spiega:
“Quando viaggiamo, ci troviamo al di fuori della nostra quotidianità, abbiamo un umore diverso, ci focalizziamo su aspetti diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati. Associamo quindi il viaggio alle emozioni positive. Del viaggio noi ricordiamo gli episodi e non i fatti e alla mente umana piacciono gli episodi e le storie”.
Continua poi dicendo che difficilmente ricorderemo i monumenti o i musei, ma piuttosto i paesaggi naturali, gli odori, i sapori. Tutto ciò che ci avvicina al nostro essere più naturali, più animale in qualche senso. E precisamente secondo questo studio, di un viaggio ricordiamo di più le relazioni umane (46,4%), il cibo (40,9%), i colori (38,7%) e gli odori (29,9%).
“Ci ricorderemo per tutta la vita di avere visto il Grand Canyon, di aver visto l’oceano, perché è la natura ad attrarci, con i suoi odori, non le cose. Quando sentiamo un particolare profumo lo associamo immediatamente a un’esperienza che abbiamo fatto in passato e ci fa tornare in mente l’evento, facendoci cambiare umore”.
E tutti questi ricordi tornano alla nostra mente quando meno ce lo aspettiamo, tornano e ci fanno stare bene, ci rendono felici proprio come quando eravamo in viaggio.
Devo ammettere che questo studio non mi ha stupito più di tanto, in realtà lo davo abbastanza per scontato. Io ricordo molto bene alcuni momenti dei viaggi che ho fatto con i miei quando ero piccola, ho molto ben impresso quando siamo stati a Gubbio e precisamente mi sono rimaste impresse le colombe che hanno fatto il nido tra le mani di San Francesco e le strade strette e sempre in salita. Ricordo che facevamo colazione in un cortile all’esterno e che mia mamma mi aveva portato le palline di cioccolato da mettere nel latte (perché sono sempre stata moooolto viziata!).
Una cosa mi ha colpito però, questa convinzione che non si ricordano i monumenti o le opere d’arte. Non sono molto convinta di questa cosa… io credo che i ricordi si formano grazie alle emozioni a cui sono legate. E’ vero che spesso le emozioni sono più legate a momenti, ad adori o sapori, ma tutte quelle persone che vengono colpiti dalla Sindrome di Stendhal secondo voi come fanno a dimenticare quel momento? Impossibile! Quel ricordo rimarrà impresso dentro di loro, quell’opera e l’emozioni così travolgente che le ha colpite.
Detto questo, ora vi dico alcuni dei miei ricordi di viaggio! Ce ne sono tanti, tantissimi ma cercherò di fare una cernita e di dividerli in qualche modo!
Ricordi di viaggio… gustosi!
Lo studio dice che i ricordi del cibo sono circa al 40,9% quindi cerchiamo i miei ricordi gustosi! Ricordo perfettamente il sapore e l’odore delle aragoste (lobster) che ho mangiato al Waterfront di Capre Town! Ricordo il colore di quel piatto, la bellezza e il sapore! Credo di non aver mai mangiato un piatto di pesce buono come quello e se dovessi tornare, credo che tornerei lì a mangiare lo stesso piatto!
Passiamo a qualche piatto di carne: i cevapcici di Mostar! Sono delle strane crocchette/polpette di carne e altre spezie e sono davvero deliziosi. Anche in questo caso, ricordo che li abbiamo mangiati in un piccolo ristorantino con i tavolini nella via centrale di Mostar, con l’odore che si spargeva in tutta la via e si mischiava a quello dei locali vicini. Era un odore forte ma buono! Li ho poi mangiati anche in Croazia, ma il ricordo più bello è proprio legato a quel ristorantino!
E adesso un ricordo… dolce! I cannoli a Palermo! Ditemi un posto dove si mangiano dolci così buoni come a Palermo! Io non l’ho ancora trovato! Comunque non ho idea di quanti cannolini ho mangiato in 3 giorni a Palermo, tanti, tanti tantissimi! E come fare a dimenticare quel sapore?
Ricordi di viaggio… odorosi!
Spesso sapori e odori si uniscono e si intersecano. Difficilmente ricordi il sapore e non l’odore, almeno per me è così! Però ci sono anche degli odori che ti rimangono bene impressi e che se li senti per caso ti riportano in un attimo in quel luogo e in quel momento. Ad esempio io ricordo perfettamente l’odore del bagnoschiuma che avevamo nel resort alle Mauritius e vado alla ricerca dello stesso bagnoschiuma ogni volta che vado al supermercato!
Così come ricordo l’odore della lavanda in Provenza. Un odore che ti penetra e ti invade totalmente… solo quello vale il viaggio!
Ricordi di viaggio… luminosi!
La vista è il senso che utilizziamo di più e a cui sono collegati di più i nostri ricordi. Se chiudiamo gli occhi e ricordiamo l’ultimo viaggio ci troviamo un’immagine davanti. Sicuramente legata ad emozioni o a storie, ma comunque un’immagine. Eppure per me i miei ricordi più luminosi sono legati in qualche modo all’oscurità o al buio.
Il più bello è il ricordo della vista della Via Lattea sulle rive del Verdon in Francia. Per un’amante e appassionata come me di astronomia, quella vista è stata celestiale, stupenda… avevo la pelle d’oca in quel momento e ce l’ho tuttora se ci penso!
Ricordi di viaggio… uditivi!
Ah la musica, come si fa a non ricordare le canzoni che ci accompagnano durante i momenti più belli (e brutti ) della nostra vita? Quanti di voi hanno delle canzoni legate ai viaggi? Tutti, ne sono sicura! Io ad esempio se ascolto Postcards di James Blunt non posso fare altro che ricordare il nostro stupendo viaggio di nozze. L’ho ascoltata un sacco di volte durante i lunghi voli che ci hanno portato in Sudafrica!
Altrettanto uditivo è il ricordo del silenzio! Quel silenzio assordante a cui non siamo abituati, il silenzio che sentivamo nel nostro bungalow nel Kruger National Park. Quel silenzio che ti fa tendere l’orecchio e ti mette in ascolto, pronto a cogliere qualsiasi minimo suono o rumore.
E poi il rumore dell’Oceano, unito alla vista di quell’immensità, sono ricordi uniti e indelebili. Volevo tanto vedere l’Oceano, era uno dei miei sogni e quando finalmente sono arrivata in Sudafrica sentivo di essere attratta, come una calamita. L’immagine più bella è quella dell’Oceano a Cape Of Good Hope, al rumore che quelle immense onde facevano scrosciandosi su quelle rocce. I gabbiani che volavano a pelo d’acqua e quell’immensità…
In quel punto ho espresso un desiderio, non so perché l’ho fatto, mi è venuto naturale. Quel desiderio non si è ancora arrivato… ma io non dispero!
Ricordi di viaggio… paesaggistici!
Noi amiamo molto gli on the road proprio perché ci danno la possibilità di scoprire non solo città ma anche paesaggi. Andiamo, ad esempio, spesso alla scoperta di strade panoramiche… non tanto la meta quindi ma anche la strada!
E come dimenticare i paesaggi di terra rossa nel Kruger e nello Mpumalanga, o le splendide vette delle Dolomiti.
Paesaggi spesso collegati a colori: il verde delle acque del Verdon o dei Laghi di Plitvice, l’azzurro del mare di Tropea, il verde della Foresta Nera!
Ricordi di viaggio… monumentali!
Come dicevo, io non sono d’accordo sul fatto che non ricordiamo “le cose”, i monumenti. Ci sono opere d’arte, strutture, monumenti che emozionano tanto quanto i paesaggi. Io ancora oggi ricordo perfettamente la CN Tower di Toronto, eppure sono passati 19 anni!
Così come ricordo le lacrime che sgorgavano davanti ad Amore e Psiche di Canova nel museo del Louvre o la pelle d’oca davanti alla Guernica di Picasso.
E l’emozione che ho provato sul Millenium Bridge a Londra o a camminare tra i giochi d’acqua e le immense strutture della Città delle Arti e delle Scienze a Valencia.
Per non sono semplici cosa, sono arte, quell’arte che ti entra dentro e ti regala emozioni talmente forti che non puoi dimenticare!
Come finire questo post? Se non pensando che… ho voglia di collezionare ancora tanti ricordi di viaggio!
Sono d’accordissimo! Mi ricordo molto poco di musei, edifici, chiese che ho visitato, ma ho ben a mente l’odore fragrante del burro che pervade le strade di Parigi, il verde luminoso di un parchetto a Cracovia, le luci di Soho a Londra…questo post mi ha risvegliato tanti ricordi!
Rientri a pieno nello studio allora! Ma come sono belli i ricordi di viaggio quando arrivano all’improvviso e ti riportano all’improvviso in quel luogo e in quel momento!