Avete presente il colpo di fulmine? Penso proprio di sì, a chi non è capitato almeno una volta nella vita! Di solito capita quando si è giovani e il cuore batte in maniera diversa, però capita anche da adulti, quando si pensa di essere troppo maturi per certe cose e poi ci si stupisce di come le frecce di Cupido possano colpire chiunque! Eh sì, forse in quel caso lì è ancora più bello!
È quello che è capitato a me con Cape Town! Forse perché ero in viaggio di nozze, meno di una settimana dal bellissimo giorno in cui ho detto il sì più importante della mia vita… forse perché quel viaggio lo aspettavo da 8 mesi (quasi una gravidanza) e avevo letto e riletto tutta la mia Lonley Planet… forse perché ero curiosa di scoprire se il Sudafrica mi avrebbe conquistata o lasciato con l’amaro in bocca. Forse per tutte queste cose o per nessuna… semplicemente perché l’amore è imprevedibile!
Mi è bastato volgere lo sguardo fuori dal finestrino, con l’aereo in fase di atterraggio, e vedere le Table Mountain che si ergevano su tutto il resto e catalizzavano ogni sguardo come fossero una bella, bellissima donna… ecco mi è bastata quell’immagine per sentire il cuore accelerare e capire che quel pezzo di Africa mi aveva già conquistata! E non importa che eravamo partiti ormai 24 ore prima da casa o che a breve ci saremmo ritrovati a guidare a sinistra, senza navigatore, su quelle strade sconosciute. Bastava alzare lo sguardo e tutto era perfetto.
Ricordo tutto di quei giorni passati a Cape Town: i colori, i volti e le parole delle persone, le strade, le indicazioni per tornare in albergo, i nostri sorrisi. Ricordo che mi sembrava di camminare in una bolla di sapone, quasi come se fluttuassi.
Appena arrivati, dopo la bellissima accoglienza che ci è stata riservata in albergo, non potevano lasciare le Table Mountain come “semplice” scenografia del nostro viaggio… in verità non stavamo più nella pelle e abbiamo scelto di partire proprio da quello che è il simbolo indiscusso di Cape Town! Cartina alla mano, io pronta a dare le giuste indicazioni, nonostante la mia indiscussa difficoltà con la destra e la sinistra, eccoci dirigerci verso quelle spettacolari montagne! Già la strada panoramica per raggiungere la funivia ci fa venir voglia di accostare la macchina ad ogni curva, quando abbiamo raggiunto la cima lo spettacolo era talmente bello da lasciarci in silenzio, in fase di contemplazione per parecchi minuti! Io non sono riuscita a scattare neanche una foto, non volevo distrarmi in nessun modo… la città ai nostri piedi, la prima città africana, la prima tappa di quello che si sarebbe rivelato un bellissimo viaggio. E poi l’Oceano, così immenso, così affascinante agli occhi di chi lo vede per la prima volta. E quell’Isola in mezzo a tutto: Robben Island, il primo carcere simbolo di uguaglianza e libertà! Da lì su tutto sembra perfetto, come se fosse esattamente quello il posto per ogni cosa… nulla lasciato al caso! Dopo visioni di questo tipo ti chiedi “ E adesso? Cosa mi aspetto?” come se non ci possa essere più nient’altro che riesca a lasciarti senza parole!
Per la prima serata del nostro viaggio di nozze abbiamo deciso di seguire il consiglio dell’amico di Marco che ci ha organizzato il viaggio e scegliamo di cenare al Baja, un ristorante di pesce al Victoria & Alfred Waterfront. Parlavo di accoglienza, niente a confronto di come siamo stati trattati in questo bellissimo ristorante. Appena entrati veniamo accolti da un bellissimo sorriso bianco, di un bianco che sembra finto, ma di cui non mi stupisco più di tanto. Accompagnati al tavolo sentiremo per la prima volta una bellissima frase, mai sentita prima:
“Hallo and welcome to Baja. I’m mrs. Julia and I’m here tonight to serve you.”
Una frase, è bastata una semplice frase per capire che l’accoglienza non è quella che conosciamo noi, quella di cui tanto ci vantiamo quando parliamo dell’Italia e degli italiani. E se non bastasse… ogni volta che la cameriera si avvicinava al tavolo, per portarci una portata, versarci il vino o semplicemente per chiederci come andava, tutte le volte si rivolgeva prima a me con un bellissimo ”My lady”. To serve you, My lady… in quel momento lei era al nostro servizio ma non c’era nessun tipo di inferiorità nel suo sguardo, piuttosto era orgogliosa e vogliosa di farci stare bene, perché in quel momento era lì per quello, perché è il suo lavoro! Il fatto che abbiamo mangiato benissimo, con aragoste, tonno, crostacei e ogni tipo di pesce fresco e buonissimo era quasi un di più, lì dentro noi stavamo bene: quello è un posto che non puoi dimenticare, quello è un posto che devi consigliare!
Ma torniamo a quello che viene più comunemente chiamato Waterfront: non un semplice centro commerciale, non un semplice porto., di sicuro uno dei simboli di Cape Town! Una commistione delle due cose, luogo perfetto per passeggiare la sera fra negozi di souvenir e oggetti di antiquariato, tra ristoranti eleganti e pub all’inglese, ascoltando il rumore scrosciante dell’Oceano o la musica di qualche gruppo che si esibisce in Nobel Square, illuminati dalle luci dei locali da un lato e il nero mare dall’altro!
I primi pontili, ormai troppo vecchi per lasciare attraccare i grandi e moderni mercantili, vengono riutilizzati per le piccole barche dei pescatori e gli aliscafi del crociere turistiche. Basta fare una passeggiata sul porto per scegliere uno dei tanti tour turistici in mare: dalla scoperta degli squali fino alla giornata a Robben Island. La crociera parte dal famoso Mandela Gate e ti porta alla scoperta del carcere in cui fu rinchiuso il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, per ben 18 anni. Il tour dicono sia molto toccante e forse un po’ mi pento di non averlo prenotato, ma purtroppo quando si viaggia ci sono sempre molte cose da fare e il tempo non basta mai.
Questo è il racconto del nostro primo giorno a Cape Town, quando sono stata colpita dalla freccia di Cupido e… Tac! In albergo, su quel letto pieno di cuscini ho fatto fatica ad addormentarmi, il cuore batteva troppo velocemente e ancora non sapevo che quel sogno ad occhi aperti era appena cominciato!
[…] Già in un post precedente vi avevo raccontato del mio amore a prima vista per la città di Cape Town, avevo descritto il mio primo giorno in questa splendida città ma soprattutto l’emozione di essere finalmente in Africa dopo averlo sognato tanto. Non lo avete letto? Beh fatelo qui! […]