Leggende e fantasmi di Edimburgo: la città più infestata del continente

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Grassmarket - Edimburgo
Edimburgo in 10 scarri - Grassmarket

Edimburgo è per me una delle città più belle d’Europa, io me ne sono innamorata subito e non vedo l’ora di tornarci. Sono stata ad Edimburgo 3 giorni e ho fatto numerosi tour, ma quello che mi ha affascinato di più, è stato il tour dei fantasmi di Edimburgo.

Pare infatti che Edimburgo sia una delle città più infestate di fantasmi dell’intero continente e non solo fantasmi, ma anche streghe (tante), fate e draghi, insomma un bel po’ di storie e leggende che ruotano intorno alla città di Edimburgo.

Io sono rimasta davvero affascinata e a tratti anche spaventata da tutte queste storie davvero macabre e durante tutto il tour pensavo spesso a quando avrei scritto questo post sulle leggende di Edimburgo. Ed ecco, finalmente sono qui a scrivere le leggende di Edimburgo che mi hanno colpito di più.

Edinburgh Castle

Mackenzie, il fantasma del cimitero di Greyfriars.

Nel nostro tour virtuale dei luoghi più infestati di Edimburgo non si può non iniziare con il cimitero di Greyfriars. Pare sia il cimitero più infestato al mondo e quello con il maggior numero di fantasmi di tutta la città. Passeggiare di giorno fra lapidi e viali di questo cimitero non vi darà la sensazione di essere un luogo così macabro, ma provate a leggere una delle storie che custodisce e poi mi direte.

Proprio adiacente a questo cimitero c’era il “Covenanter’s Prison“, (la Prigione dei Covenanti) dove nel 1679 vennero imprigionato migliaia di Covenanters, membri di un movimento religioso presbiteriano. Qui l’avvocato George Mackenzie, braccio destro di Re Carlo II, torturò e uccise barbaramente 1200 di questi prigionieri. La sua attitudine spregiudicata e spietata nei confronti di questi prigionieri gli valse la il soprannome di Bloody Mackenzie, Mackenzie il Sanguinario.

L’avvocato fu seppellito proprio in un mausoleo adiacente alla prigione, il Black Mausoleum, che si erge scuro e freddo, lì pronto ad intimorire ribelli e visitatori. Nel 1999, un vagabondo cercò rifugio da una tempesta notturna, proprio nella tomba del Sanguinario. L’uomo quella notte rimase imprigionato da un cumulo di ossa che lo stringevano come fossero animate (questo il suo racconto). Da quella notte gli eventi paranormali in quella zona del cimitero furono tantissimi: visitatori che riportarono graffi, morsi, ustioni, ferite inspiegabili, ma anche figure di fantasmi, rumori spettarli, svenimenti e tantissimi altri fenomeni.

Nel 2000 il comune di Edimburgo chiese al reverendo Colin Grant, l’esorcista più bravo della città, di fare un esorcismo per liberare quel luogo sacro da quei fenomeni e riportare la pace. Ma il reverendo non solo non ci riuscì, ammise che le forze maligne lì presenti erano davvero potenti per chiunque, e morì in circostanze misteriose qualche giorno dopo.

Da quel momento quella zona del cimitero fu chiusa al pubblico. Eppure i fenomeni non sono conclusi… provate a farci un giro di notte e poi mi dite!

Deacon Brodie: Dottor Jekyll e Miste Hyde a Edimburgo

Avete presente la storia de Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde di Robert Louise Stevenson del 1886? Era ambientata a Londra e raccontava di questo dottor Jekyll che di giorno era un rispettato medico della città inglese mentre di notte si trasformava in mister Hyde, un uomo senza scrupoli ne rimorsi che viveva senza dover sottostare a nessuna regola e senza timori. E’ un racconto stupendo, dal quale sono stati tratti film, serie tv e spettacoli teatrali. Ma a cosa si ispirò Stevenson quando scrisse questa storia?

Stevenson viveva a Londra, dove ambientò la sua novella, ma era di Edimburgo e pare che fu pensando ad una delle leggende di Edimburgo che gli venne in mente di scrivere il racconto. A chi pensò? Al fantasma del Diacono Brodie.

Deacon Brodie era un rispettabile artigiano e falegname, maestro della gilda e consigliere della città di Edimburgo. Ma era anche un uomo che si lasciava andare a parecchi vizi: gli piaceva bere, giocare d’azzardo, avere due amanti e aveva 5 figli illegittimi da mantenere. Di conseguenza era spesso a corto di soldi. Per questo di notte entrava nelle case agiate dove aveva lavorato e le svaligiava. Ma un giorno uno dei furti fallì, venne preso dalla polizia che smascherò la sua doppia vita.

Il primo ottobre del 1788 il Diacono Brodie fu impiccato pubblicamente e venne seppellito in una tomba senza nome così da non avere pace. Da quel giorno, molti riferiscono di aver visto il fantasma di Brodie vagare per il Royal Mile. Si riconosce dal tintinnio delle chiavi che porta sempre con sé e dalla torcia che utilizza per illuminare il volto di chi incrocia il suo cammino.

royal mile - Edimburgo

La storia di Deacon Brodie è ancora oggi molto conosciuta e si trova in molti pub della capitale scozzese, come il Deacon Brodie’s Tavern, la caffetteria Deacon House Cafe e il Brodie’s Close, dove un tempo viveva la famiglia Brodie.

Il suonatore di cornamusa del Castello di Edimburgo

Se durante le notti di Edimburgo vi capita di sentire il suono di una cornamusa provenire dal sottosuolo, niente paura è il fantasma di Lone Piper.

Alcuni secoli fa, vennero trovati sotto il castello dei tunnel sotterranei che pare portassero fino ad Holyrood House. Ma per capire bene quale fosse il percorso e la destinazione finale, si decise di inviare nei sotterranei un bambino suonatore di cornamuse. Egli doveva percorrere il tunnel e suonare, così che quelli che si trovavano in superficie avrebbero potuto tracciare il suo percorso e capire dove conducevano i sotterranei. Ma ad un certo punto il suono delle cornamuse cessò, all’altezza della chiesa sconsacrata di Tron Kirk (oggi il Royal Mile Market), e del suonatore non si trovò più nessuna traccia.

Royal market - edimburgo

Cosa accadde lì sotto non si scoprì mai, ma da quel giorno i sotterranei vennero chiusi. Eppure ancora oggi, molte persone riferiscono di sentire lungo il Royal Mile il suono spettrale di una cornamusa, come un lamento, forse una richiesta di aiuto di quel giovane suonatore di cornamuse.

Il bambino delle fate di Calton Hill

Ancora un bambino tra le leggende di Edimburgo. Questa volta si tratta di un bimbo, che visse nel Seicento e pare avesse il potere di vedere e parlare con le fate. Proprio le fate avevano scelto questo piccolo come loro tamburino, così da allietare le loro serate in cima alla collina di Calton Hill. Ogni giovedì sera, a mezzanotte, il bimbo e le fate avevano appuntamento. Ma quando la storia si seppe in città la gente si incuriosì e in molti erano gelosi e invidiosi di questo suo potere. Un uomo, il Capitano George Burton, cercò così di impedire al bambino di raggiungere in tempo il luogo dell’appuntamento. La prima sera lo invitò a cena, ma il bimbo riuscì comunque a raggiungere in tempo la collina. La sera dopo invece l’uomo riuscì a trattenere oltre il bambino che arrivò in ritardo all’appuntamento con le fate. L’uomo, che seguì il bimbo, racconta che poco prima di raggiungere la collina sentì un urlo e poi non riuscì più a trovare il piccolo tamburino. Le fate, arrabbiate per il ritardo del giovane, lo fecero sparire nel nulla.

calton hill edimburgo

Da allora, molti raccontano che il giovedì sera ai piedi di Calton Hill si può udire il suono di un tamburino che ci ricorda la storia del “giovane che parlava con le fate”.

Johnny One Arm e il corpo scomparso

Questa leggenda parla di John Chiesly, un uomo benestante di Edimburgo che nel 1688 chiese il divorzio dalla moglie. Durante il processo però il giudice George Lokhart stabilì che egli avrebbe dovuto pagare una somma consistente alla moglie. Questa decisione fece infuriare Johnny che, impugnò la sua pistola, seguì il giudice e proprio davanti ad Advocate’s Close sparò e uccise il giudice Lokhart.

L’uomo venne immediatamente catturato e gli venne subito amputato il braccio col quale aveva sparato al giudice, per questo è anche conosciuto come “Johnny con un braccio solo“. Non solo, venne poi impiccato in Grassmarket e il suo corpo lasciato penzolare davanti ai passati come monito per l’intera popolazione. Ma un giorno il corpo di Johnny – One – Arm scomparve e da allora il fantasma di un uomo con un braccio solo passeggia tranquillo lungo il Royal Mile.

Foto di Waldo Miguez da Pixabay

Trecento anni dopo, nel 1965, alcuni muratori durante dei lavori al cottage Darly, trovarono lo scheletro di un uomo murato con un solo braccio. Il corpo quindi di Johnny One Arm fu ritrovato ma il braccio con quale commise il delitto no.

David Hallan e il suo ultimo dipinto

Questa è una delle leggende di Edimburgo che più mi ha colpito. David Hallan era un pittore che viveva e dipingeva a Edimburgo a fine settecento. Non era un pittore famoso all’epoca e faticava a guadagnare con i suoi dipinti, ma amava la pittura e continuava imperterrito. Nel 1796 il pittore scozzese morì e la moglie lo fece seppellire all’Old Calton Burial Ground, il cimitero alla base della collina di Calton. Subito dopo la sepoltura alcuni passanti si accorsero che la lapide iniziava a logorarsi e a mostrare strani segni sul retro. Decisero quindi di dissotterrare la salma e scoprirono così che il pittore era stato sepolto vivo! Trovarono infatti segni di graffi sulla tomba e il corpo in una posizione diversa.

leggende di Edimburgo - fantasma del pittore

Pare che il pittore, anche da morto, abbia continuato a dipingere e il suo ultimo ritratto, un volto urlante, potrete vederlo proprio dietro la sua lapide.

Hangit Maggie: Maggie la mezza impiccata

Finalmente la storia di una donna. Maggie Dickins, una ragazza che all’età di 14 anni fu data in moglie ad un uomo cattivo e manesco. Era il 1723 e pochi anni dopo Maggie abbandonò il marito, abbandonò la città e iniziò una nuova vita nel villaggio di Kelso, come locandiera. Dopo una relazione con il proprietario della locanda, Maggie rimase incinta ma decise di tenera nascosta la gravidanza per non dare scandalo, visto che non era sposata, e perdere il lavoro. Riuscì a nascondere la gravidanza fino alla nascita del bambino, che però proprio appena nato morì. La ragazza dovette così cercare un modo per liberarsi del corpo del piccolo e lo gettò nel fiume Tweet. Quando il corpo fu trovato, Maggie venne scoperta e fu portata ad Edimburgo dove fu condannata, non tanto per la morte del bimbo, ma per aver occultato la gravidanza. La giovane venne impiccata nella piazza di Grassmarket il 2 settembre 1724.

Grassmarket - Edimburgo

Mentre il corpo veniva trasportato per la sepoltura, dalla bara si sentirono delle grida: Maggie era ancora viva. La cosa davvero sorprendente fu che, secondo la legge scozzese, la ragazza aveva scontato la sua pena e quindi non poteva essere impiccata nuovamente. Visse così tranquilla nella città di Edimburgo e passò alla storia come Hangit Maggie, ‘Maggie la mezza impiccata.

Come riuscì a sopravvivere? Pare che la ragazza fosse “amica” del fabbricante di corde che venivano usate per l’impiccagione e che la rottura anticipata della corda, manomessa, avesse permesso alla ragazza di sopravvivere. Oggi in Grassmarket c’è un pub che porta il suo nome!

North Bridge: il ponte più macabro di Edimburgo

North Bridge è il ponte che collega la Old Town con la New Town ed è uno dei ponti più attraversati e conosciuti della città scozzese. Questo ponte è conosciuto come ponte del Diavolo o ponte dei morti, perché attraversava il Nor Lock, cioè la palude dove venivano gettate le donne accusate di stregoneria durante il periodo dell’Inquisizione (oltre a tutti gli escrementi della città!). Per capire se erano o meno legate al Diavolo (da qui il nome) venivano gettate nella palude: se annegavano non erano streghe, se invece riuscivano a rimanere a galla erano considerate streghe e quindi condannate a morte. In ogni caso la sorte di queste donne era segnata.

North bridge - edimburgo

L’inaugurazione del ponte

La storia più macabra però è quella legata alla sua inaugurazione. Visto i tanti racconti legati alle streghe, nessuno voleva attraversare per primo questo ponte e così decisero di farlo attraversare, il giorno dell’inaugurazione, alla donna più vecchia della città. Sfortunatamente però la donna morì proprio la sera prima dell’inaugrazione.

Gli organizzatori, per non spaventare tutti i cittadini, pensarono di ingannarli trasportando la vecchia signora in una carrozza, come se fosse ancora in vita. L’inganno fu però smascherato e per questo da quel giorno il North Bridge è anche chiamato Ponte dei morti.

Ancora oggi, i più scaramantici, si rifiutano di attraversarlo a piedi e in molti lo scelgono per gettarsi giù e suicidarsi.

Tour dei fantasmi di Edimburgo

Se tutte queste leggende vi sono piaciute e vi hanno incuriosito, sappiate che a Edimburgo ci sono parecchie guide che organizzano dei tour, in notturna, di tutta la città alla scoperta dei luoghi più macabri e infestati. E’ un tour molto carino che a noi è piaciuto e per questo lo consigliamo. Alcune guide, in inglese, sono gratuite, mentre quelle in italiano sono a pagamento, ma ne vale la pena. Noi abbiamo prenotato il tour online, perché nei periodi di alta stagione sono molto gettonati.

Il mio tour virtuale tra leggende e fantasmi di Edimburgo finisce qua, qual è la storia che vi è piaciuta e vi ha incuriosito di più?

Separatore blog

Se volete approfondire la visita a Edimburgo vi lascio alcuni post di approfondimento:

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